giovedì 28 marzo 2013

Drop Out

Poche parole: un nuovo blog. Per sfogarsi, con la flebile speranza di informare, per osservare e commentare e magari reinventare un mondo ormai divorato da malvagità ed interessi, perso nelle contraddizioni, dominato da un'umanità destinata all'autodistruzione.

Si apre un nuovo blog con poche frasi pronunciate da una delle menti più discusse del decennio della pop-art, degli hippie, delle droghe - queste sono le parole dello psicologo statunitense Timothy Leary, come dall'intro dei Tool a Third Eye (nel live pubblicato nel loro box-set Salival):
"Throughout human history, as our species has faced the frightening, terrorizing fact that we do not know who we are, or where we are going in this ocean of chaos, it has been the authorities — the political, the religious, the educational authorities — who attempted to comfort us by giving us order, rules, regulations, informing — forming in our minds — their view of reality. To think for yourself you must question authority and learn how to put yourself in a state of vulnerable open-mindedness, chaotic, confused vulnerability to inform yourself."

"Durante la storia, l'umanità ha dovuto affrontare il fatto angoscioso, terrificante di non sapere chi siamo, o dove siamo diretti in questo oceano del caos. Sono state le autorità - politiche, religiose, educative - che hanno cercato di consolarci dettando ordini, regole, informandoci - formando la nostra mente - nella loro visione del mondo. Per pensare indipendentemente devi prima mettere in discussione le autorità e saperti porre in uno stato vulnerabile di apertura mentale, vulnerabilità caotica, confusa per informarti da solo."
(ve l'ho pure tradotto, non avete scuse)


Pensate da soli, discutete le autorità.

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