venerdì 3 aprile 2015

Gioca

Play.
Gioco, per lavoro.
E non lavoro sempre.
Una volta sto male, un'altra volta faccio tardi, altre volte è troppo freddo e altre volte non mi va.
Un giorno vuoi stare coi tuoi amici e due giorni dopo con la tua ragazza ma alla fine, lo fai.
Metti nella sacca il raffreddore, il mal di gola, la bronchite, trattieni la fame e la merda ed esci, alla fine lo fai. Prendi la chitarra. Play. Gioca.
Gioca la tua vita, giocala senza regole. Unica regola: sopravvivenza.
E così sei nella strada, solo tu e le tue corde: sei nelle mani e due in gola. Gioca la tua vita, sentila tintinnare nella tua sacca mentre si riempie a ritmo di musica passata, un po' fuori moda. Alcuni non ti capiscono, altri ti adorano. Altri vorrebbero il silenzio e altri non sanno cosa stai facendo. Ma va bene. Qualcuno ti adora. Qualcuno ti apprezza, ed ama ciò che fai. Nei loro visi leggi mille domande, e qualche volta, in qualche chiaccherata, riesci a fartene fare due o tre, senza saper rispondere a modo perché non sai: tu stai solo giocando.
Ti sei preparato quei pezzi a casa, a bassa voce con le dita piano piano, a pizzicare le corde piano, per non disturbare, le hai imparate piano, queste canzoni, che adesso urli forte in una piazza. Non sai mai come suonino a coloro che guardando ti passano affianco, registrando video, scattano foto e ti chiedono: selfie?.. Non sai chi sono, né dove andranno, ma sai che un giorno, chissà quale giorno, passeranno in rassegna le loro foto sui loro dispositivi e ti troveranno, ti riconosceranno, ti ricorderanno e ti racconteranno, chissà a quanti, chissà quanti sono, ma tu, a queste cose, non ci vuoi pensare, tu vuoi solo giocare.. Perché sarà dura, pagherà poco, qualcuno potrebbe dire che è umiliante o che tu nella tua folle e misera vita non presti alcun servizio alla comunità, e forse è proprio vero, perché tu un lavoro normale non ce l'hai, non lo vuoi, non lo sopporti, non sei pronto. Non sei pronto agli orari, la rigidità, l'ipocrisia. I contratti, non li sopporti. Non sei pronto a pagare per essere pagato. Non sopporti il mese, le tasse, non sei pronto. A fare qualcosa che non vuoi fare, non sei pronto non lo sopporti.
Tu vuoi giocare.
E per quanto paghi poco, per quanto sia faticoso, tu non mollare.
Stai facendo ciò che ti piace, e piaci anche a qualcuno.
Perciò, fregatene.


Il vento sa spezzare gli alberi ma non ha spezzato te.