Ve lo scrivo con un po' di ritardo, ma sabato scorso era finalmente uscito un po' di sole dopo tutte quelle brutte giornate scure così ne ho approfittato per andare dal vicino a prendermi le pedane di legno per completare la mia scatola di compostaggio.
Vi giuro, è una soddisfazione.
Prendere di tutto: bucce della frutta, foglie secche, potatura, caffè usato, e buttarlo lì dentro.
Domenica io, Beatrice (la mia ragazza) e mia madre abbiamo pulito un po' in giardino e l'abbiamo già riempita. Effettivamente dovrei farne un'altra ma continua a piovere e a fare giornate di merda che mi costringono a posticipare di giorno in giorno.
Intanto posso vedere le evoluzioni del compostaggio sulla prima, tanto mai farà sole e mai potrò continuare a sistemare il terreno.
Cos'è la scatola di compostaggio: il metodo che ho usato io è quello della scatola rialzata, praticamente ho preso 4 pedane (a dire il vero una me la sono costruita con quello che ho trovato in casa) e le ho inchiodate assieme come 4 facce di un cubo, lasciando libere la facciata frontale e quella superiore, e ho poggiato il tutto su 4 foratini, in modo da farvi passare l'aria anche sotto. L'aria infatti è un fattore importante perché prima di tutto evita che ciò che buttiamo nella compostiera inizi a puzzare (nella compostiera ci va il rifiuto umido), in più favorisce ulteriormente il processo di decomposizione. In questo modo possiamo avere, in teoria, dell'ottimo terriccio fresco nel giro di 4 - 6 mesi (usando il composter annche meno, ma ancora non lo provo) e, cosa più importante di tutte, possiamo smaltire il rifiuto umido in modo naturale al 100%.
Il rifiuto umido difatti è una grande causa di spreco energetico e di inquinamento nel nostro Paese, poiché seppur facendo la raccolta differenziata gli impianti di smaltimento ecologici per i rifiuti umidi in Italia sono pochissimi e tutti saturi. Di conseguenza questo va a finire negli inceneritori insieme a tutto il resto, causando un notevole spreco di energia poiché per bruciare i rifiuti umidi, che in genere sono scarti alimentari, frutta e verdura, serve molta più energia. Provate a bruciare un'arancia fino a farla diventare cenere e vedete quanto vi ci vuole.
Insomma, questa è la scatola di compostaggio, potete farvela anche a casa, più grande, più piccola, dipende dalle vostre esigenze, potete farne anche una mini in versione appartamento da tenere in balcone, molta gente in città lo fa, non puzza, non sporca, non inquina. Qualsiasi materia biodegradabile vi immetterete diverrà semplice terra che potrete gettare ovunque senza danneggiare minimamente l'ambiente.
Queste sono un paio di foto della mia:
Vi giuro, è una soddisfazione.
Prendere di tutto: bucce della frutta, foglie secche, potatura, caffè usato, e buttarlo lì dentro.
Domenica io, Beatrice (la mia ragazza) e mia madre abbiamo pulito un po' in giardino e l'abbiamo già riempita. Effettivamente dovrei farne un'altra ma continua a piovere e a fare giornate di merda che mi costringono a posticipare di giorno in giorno.
Intanto posso vedere le evoluzioni del compostaggio sulla prima, tanto mai farà sole e mai potrò continuare a sistemare il terreno.
Cos'è la scatola di compostaggio: il metodo che ho usato io è quello della scatola rialzata, praticamente ho preso 4 pedane (a dire il vero una me la sono costruita con quello che ho trovato in casa) e le ho inchiodate assieme come 4 facce di un cubo, lasciando libere la facciata frontale e quella superiore, e ho poggiato il tutto su 4 foratini, in modo da farvi passare l'aria anche sotto. L'aria infatti è un fattore importante perché prima di tutto evita che ciò che buttiamo nella compostiera inizi a puzzare (nella compostiera ci va il rifiuto umido), in più favorisce ulteriormente il processo di decomposizione. In questo modo possiamo avere, in teoria, dell'ottimo terriccio fresco nel giro di 4 - 6 mesi (usando il composter annche meno, ma ancora non lo provo) e, cosa più importante di tutte, possiamo smaltire il rifiuto umido in modo naturale al 100%.
Il rifiuto umido difatti è una grande causa di spreco energetico e di inquinamento nel nostro Paese, poiché seppur facendo la raccolta differenziata gli impianti di smaltimento ecologici per i rifiuti umidi in Italia sono pochissimi e tutti saturi. Di conseguenza questo va a finire negli inceneritori insieme a tutto il resto, causando un notevole spreco di energia poiché per bruciare i rifiuti umidi, che in genere sono scarti alimentari, frutta e verdura, serve molta più energia. Provate a bruciare un'arancia fino a farla diventare cenere e vedete quanto vi ci vuole.
Insomma, questa è la scatola di compostaggio, potete farvela anche a casa, più grande, più piccola, dipende dalle vostre esigenze, potete farne anche una mini in versione appartamento da tenere in balcone, molta gente in città lo fa, non puzza, non sporca, non inquina. Qualsiasi materia biodegradabile vi immetterete diverrà semplice terra che potrete gettare ovunque senza danneggiare minimamente l'ambiente.
Queste sono un paio di foto della mia:
Rudy, mia madre, e la compostiera |
Hana e compostiera |
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